Un nuovo rapporto regionale di Alzheimer's Disease International (ADI) rivela che entro il 2050, più della metà del numero totale di persone affette da demenza in tutto il mondo saranno residenti nell'area Asia-Pacifico, esortando i governi ed i responsabili politici a riconoscere la necessità di maggiore consapevolezza, istruzione e ricerca sulla demenza.
Il nuovo rapporto, Demenza nella regione Asia-Pacifico, stima che il numero di persone affette da demenza nella regione aumenterà dai 23 milioni del 2015 ai quasi 71 milioni entro il 2050. A livello globale, le cifre attuali si attestano a 44 milioni di persone nel 2013, che aumenteranno a 76 milioni nel 2030 e a 135 milioni entro il 2050.
La relazione sottolinea inoltre i costi enormi associati alla demenza nella regione Asia-Pacifico, una cifra che si attesta attualmente sui 185 milioni di dollari. Si stima che il 70% di tale importo sarà sopportato dalle economie avanzate, che rappresentano solo il 18% della prevalenza regionale della malattia. Queste cifre sono suscettibili di aumentare, visto che cresce il numero di persone affette da demenza, gravando i sistemi sanitari dei paesi della regione, in particolare quelli delle nazioni a basso e medio reddito.
La relazione descrive 4 grandi difficoltà:
- la scarsa consapevolezza della demenza;
- la falsa percezione che la demenza sia una parte naturale dell'invecchiamento;
- le risorse umane e finanziarie inadeguate a soddisfare le esigenze di cura delle persone affette da demenza;
- la formazione inadeguata per gli operatori professionali.
Fonte: Alzheimer's Disease International (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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