Ingegneri elettrici dell'Università dello Utah hanno sviluppato una rete di sensori wireless [senzafili] in grado di rilevare una persona che cade.
Questa tecnologia di monitoraggio potrebbe essere collegata ad un servizio che invoca un aiuto di emergenza per gli anziani, che non dovrebbero portare dispositivi di monitoraggio.
Per le persone over 65, le cadute sono una delle principali cause di lesioni e morte. La maggior parte dei dispositivi di rilevazione cadute controllano la postura di una persona o richiedono ad una persona di premere un pulsante per chiamare aiuto. Tuttavia, questi dispositivi devono essere indossati sempre.
Uno studio del 2008 ha dimostrato che l'80 per cento degli anziani che possedevano pulsanti di chiamata non utilizzano il dispositivo in caso di una grave caduta, in gran parte perché non l'avevano con loro al momento della caduta.
Ora, Brad Mager e Neal Patwari, ingegneri elettrici della University of Utah, hanno costruito un sistema di rilevamento cadute usando una matrice a due livelli di sensori a radiofrequenza disposti intorno al perimetro di una stanza, a due altezze, che corrispondono a una persona in piedi o sdraiata. Questi sensori sono simili a quelli utilizzati nelle reti wireless. Poiché ogni sensore trasmette ad un'altro, chiunque stia in piedi - o cada - all'interno della rete, altera il percorso dei segnali inviati tra ogni coppia di sensori.
Mager presenta il nuovo sistema di rilevamento cadute a Londra oggi, Martedì 10 Settembre, al 24° Simposio Internazionale sulle Comunicazioni Radio Personali, Interne e Mobili dell'Institute of Electrical and Electronics Engineers Engineers. Il team ha in programma di trasformare questa tecnologia concettuale in un prodotto commerciale attraverso la Xandem Technology, società con base nello Utah appena avviata da Patwari. Lo studio è stato finanziato dalla National Science Foundation.
"Sta crescendo l'idea di 'invecchiare-a-casa', per cui ognuno può evitare di trasferirsi ad una casa di cura e di vivere nella propria abitazione", dice Patwari, autore senior dello studio e professore associato di ingegneria elettrica e informatica all'Università dello Utah. "Idealmente, è l'ambiente stesso che dovrebbe rilevare una caduta, inviando un avviso ad un caregiver. Quello che è degno di nota del nostro sistema è che una persona non ha bisogno di ricordarsi di indossare un dispositivo".
Misurando l'intensità del segnale tra ogni anello della rete - simile al numero di "barre" del cellulare - viene generata una immagine per mostrare la posizione approssimativa di una persona nella stanza con una risoluzione di circa 15 cm. Questa tecnica di scansione, chiamata tomografia radio, usa le misurazioni di collegamento unidimensionali dalla rete di sensori per costruire una immagine tridimensionale.
"Con questo sistema di rilevamento, la posizione di una persona in una stanza o in un edificio può essere individuata con una precisione elevata, eliminando la necessità di indossare un dispositivo", dice Mager, studente laureato in ingegneria elettrica e informatica e primo autore dello studio. "Questa tecnologia può anche indicare se una persona è in piedi o sdraiata".
Inoltre, il sistema è programmato per rilevare se una caduta era effettivamente pericolosa, oppure che la persona si é semplicemente sdraiata sul pavimento. Con una serie di esperimenti che misurano la quantità di tempo trascorso quando una persona è caduta, seduta, o appoggiata a terra, i ricercatori hanno determinato una soglia di tempo per rilevare con precisione una caduta. Questa informazione è immessa nella algoritmi utilizzati per determinare se un dato evento era una caduta o una delle altre attività benigne.
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NB: Il rilevamento delle cadute di un paziente che si sposta da solo all'esterno, o che vagabonda, può essere rilevato anche dai tracciatori satellitari (acquistabili attraverso questo sito) che possiedono la funzione "uomo-a-terra". Vedi dettagli nella sezione Aquisti Solidali.
Fonte: University of Utah.
Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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